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Come superare 3 note sfide quando si lavora con l'acciaio inossidabile

12 ottobre 2020

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L'acciaio inossidabile è sempre stato un componente essenziale per molte applicazioni in cui forza, durata e resistenza alla corrosione sono di primaria importanza. Per questo motivo viene spesso scelto per le apparecchiature di processo utilizzate in ambienti complessi come gli impianti chimici e petrolchimici, le raffinerie e le centrali elettriche. Sfortunatamente, dal punto di vista della lavorazione dei metalli, le stesse qualità che lo rendono perfetto nei settori degli impieghi pesanti possono anche rappresentare una sfida da affrontare. Qui analizziamo tre problematiche dell'acciaio inossidabile nelle applicazioni di rimozione dei materiali, condividendo i suggerimenti su come superarle. 

1. Surriscaldamento dell'acciaio inossidabile

Rispetto all'acciaio e ad altri materiali a base di ferro, l'acciaio inossidabile ha una conduttività termica notevolmente inferiore. Ciò significa che diventa più caldo localmente quando viene lavorato, rendendo difficili molte attività di rimozione del materiale, come la rimozione dei cordoni di saldatura. 

Come ridurre il rischio di surriscaldamento quando si lavora con l'acciaio inossidabile?

Il modo più efficace per ridurre al minimo il rischio di surriscaldamento consiste nello scegliere un utensile a bassa velocità. Gli utensili che funzionano a meno di 4000 giri/min si rivelano un'ottima scelta, poiché la velocità relativamente bassa non provoca il riscaldamento del materiale, consentendo di continuare a lavorare indisturbati per tutto il tempo necessario. È inoltre importante prestare attenzione al modo in cui l'utensile viene maneggiato ed evitare di spingerlo contro il metallo troppo duro, poiché ciò può contribuire al surriscaldamento e, nel peggiore dei casi, alla fusione del metallo sull'abrasivo.

2. I progressi sono lenti

Le parti su cui si lavora sono spesso molto sottili e le attività di rimozione del materiale comportano un alto rischio di danneggiamento del prodotto. Per evitare questo problema, il lavoro deve essere eseguito con estrema cautela, il che è un'operazione dispendiosa in termini di tempo, e alcune attività, come la smerigliatura, possono rallentare l'intero flusso di produzione. 

Come velocizzare il processo quando si lavora con l'acciaio inossidabile?

Prima di tutto, è fondamentale accettare che con l'acciaio inossidabile, alcune attività richiedono più tempo e bisogna tenere in considerazione questo aspetto per la pianificazione del lavoro. Inoltre, la scelta dell'abrasivo giusto può contribuire ad accelerare il processo e a ottenere la migliore finitura possibile.

3. Ottenere una finitura di qualità è difficile

Poiché l'acciaio inossidabile può essere un materiale difficile da lavorare, ottenere una finitura di qualità per la verniciatura è spesso una sfida, soprattutto in un ambiente operativo in cui vengono lavorati altri materiali contemporaneamente.

Come ottenere una finitura di qualità quando si lavora con l'acciaio inossidabile?

Non esistono scorciatoie per una finitura di qualità ed è per questo che è fondamentale utilizzare gli utensili e gli inserti corretti ed eliminare qualsiasi rischio di danni dovuti alla contaminazione collaterale. L'abrasivo deve essere sostituito nel caso debba essere impiegato sull'acciaio al carbonio e successivamente sull'acciaio inossidabile, altrimenti i residui di acciaio al carbonio possono danneggiare il prodotto in acciaio inossidabile. È inoltre utile confrontare le opzioni disponibili e selezionare il miglior inserto possibile per ciascuna attività, in quanto caratteristiche e risultati differiscono. Ad esempio, i dischi lamellari con grana più fine possono fornire una finitura migliore nelle operazioni più morbide, ma rendono il processo inefficiente in altre applicazioni.

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La conduttività termica dell'alluminio è circa quattro volte e mezzo più alta di quella dell'acciaio inossidabile ed è anche più conveniente a livello economico. Tuttavia, l'acciaio inossidabile tende a essere il materiale preferito degli scambiatori di calore, perché è forte, durevole, resistente alla corrosione e, in ultima analisi, più conveniente sul lungo periodo.

Pol Dunoyer , Global Business Development Manager presso Chicago Pneumatic